la pioggia cade

La pioggia cade sulle membra stanche ed accaldate. Non bussa masi fa sentire. Un rumore insistente e piacevole che echeggia in un silenziosopomeriggio estivo. Un rumore che non da fastidio, un rumore che rasserena e porta fresco. Scroschhhhh Scroschhhhh  Scroschhhhh . È il rumore della pioggia. Cade alza la polvere e mi sveglia dal riposino pomeridiano in una giornata da niente.  L’odore della pioggia confonde e inebria. Lo inalo, lo sniffo. È un misto di polvere, foglie secche e fogna. Foglie che otturano i tombini ricchi di sabbia e di cicche. La pioggia allaga le strade e le coscienze. La pioggia mette tristezza e fa tornare con i piedi per terra. La pioggia estiva è diversa. Non fa paura anche se è più pericolosa. Scende e la guardo, la sfido che può farmi la pioggia in un’estate calda? Può darmi sollievo, può riempire una giornata vuota ma troppo piena. Può rinfrescare la mente e la pelle accaldata. Vedo la pioggia e sudo, ma non fa caldo, la temperatura si è abbassata. Sudo e penso, penso e sudo e la pioggia scende e se ne fotte di me e dei miei pensieri. La pioggia è pioggia. Cosa voglio dalla pioggia? Un po’ di frescura? Ma non mi basta! Voglio di più, ma cosa? Intanto il vicolo si è allagato. I gattini nati da pochi giorni sono fradici e tremano. La mamma li copre, li protegge, l’acqua scorre e non si cura di loro. Le auto si bagnano come i balconi e le veneziane unte e nere. La polvere si alza e si abbassano le persiane. Provo a dormire, il rumore dei goccioloni estivi tiene compagnia. Mi giro vedo dalla fessura del balcone aperto, con la persiana non del tutto abbassata, un uomo in canottiera bianca, su un terrazzo che si gode un po’ di pioggia e un po’ di fresco dopo giorni di afa ed umidità. Quel venticello fresco entra nella camera da letto. Il balcone sbatte come la fronte: chi se ne fotte!  Quante me pesa sta’ capa, pesa ancor di più, quando la pioggia scende, scende, scende e porta consiglio: Ma po’ so bbuone e cunsiglie della pioggia!