La pizza di riso

Mancava il grano, non era stato un anno buono.
Era Pasqua e bisognava fare la pizza di grano, la pastiera.
Bisognava? E certo… A Pasqua la pastiera si deve fare, per tradizione, come rito propiziatorio per la primavera che deve portare nuova vita, vita nuova.
E mo’? – Si chiedeva la signora Antonietta – Comme faccio?
Era andata in tutte le botteghe del Paese, ma… Niente da fare. Manco a pagarlo a peso d’oro questo benedetto grano.
La pizza di grano, la pastiera è un dolce buonissimo a base di grano, ricotta, zucchero e uova. Si prepara una volta all’anno, a Pasqua, proprio perché il grano si raccoglie una volta all’anno. E quando la terra fa i capricci…niente Pastiera.
Antonietta era capuoteca, teneva la capa tosta e… Andò nel mobile dispensa, si guardò intorno. Poi prese un ingrediente che nel Cilento era in abbondanza, il latte e iniziò a cuocerlo.
Una volta cotto, come si fa per il grano, lo fece riposare, si doveva raffreddare. E…come se stesse facendo la pastiera di grano, iniziò a mischiare la ricotta, lo zucchero, le uova, i canditi.
Andò in giardino e raccolse un bel limone. Aggiunse a quella crema tanta, ma tanta scorza di quell’agrume giallo giallo. Infine, l’ingrediente  cotto nel latte. Lasciò riposare e si mise a preparare la frolla. Poi assemblò tutto e… Che profumo.
Vi starete chiedendo: e l’ingrediente segreto?
Era il riso. A Salerno, nella sua provincia, c’erano le migliori piantagioni di riso del meridione.
Fu così, o giù di lì, che nacque la Pizza di Riso, la Pastiera di riso cilentana, un dolce così buono che, a differenza di quella di grano, si poteva preparare tutto l’anno.
Quest’anno, l’ho fatta pure io. Mi è venuto lo sfizio. E gli sfizi, ogni tanto, te li devi far passare.
Buona Pasqua
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