LA “CIRCOLAZIONE”… DELLA CULTURA

Sabato 30 marzo è tornata la manifestazione dell’Associazione “Librincircolo” denominata “Bookmob – Scambiamoci un libro”.

L’obiettivo, come sempre, è quello della condivisione gratuita di libri.

A mezzodì, scandito dall’orologio del Convitto di Piazza Dante a Napoli, decine e decine di Uomini e Donne di ogni età si sono disposti in cerchio nella grande piazza e ciascuno ha passato il proprio libro “incartato” alla persona alla sua sinistra e ha preso quello che gli era stato consegnato dalla persona alla sua destra, facendo questo movimento per 20 volte, urlato dalle voci dei tantissimi presenti; i libri sono scorsi, così, all’interno del cerchio in senso orario e in maniera casuale, tutti “incartati” con il leit-motiv del tema prescelto dagli organizzatori: la Primavera.

Io ho “incartato” una copia di “Quella sporca dozzina”, il libro scritto con Tonino Scala, il cui ricavato è andato alle Vittime innocenti della camorra, che tante soddisfazioni mi ha/ci ha dato!

Basti pensare che, finora, ci sono state ben 20 “presentazioni”…

In questo cambio casuale, voluto dal fato, ho ricevuto “Il beneficio del buio” di Simona Carosella, giovane scrittrice e cantautrice napoletana.

Si dice che la “curiosità sia femmina”: non è affatto vero! Ho cercato di vedere chi avesse in mano il libro dalla copertina rossa opera del Maestro Valerio Iermano: era una giovane studentessa universitaria, bruna, occhialuta, accompagnata da un nugolo di altre studentesse napoletane, a cui, prima dello scioglimento finale della manifestazione, ho augurato “buona lettura”, io Autore del libro che aveva in mano…

In fin dei conti, se si riflette un attimo, è una manifestazione antifascista: gli uomini in camicia nera (in Italia), in camicia bruna (in Germania) erano solerti nell’incendiare pile di libri di autori a loro contrari: cattolici, socialisti, comunisti, omosessuali, futuristi, europeisti. Questa manifestazione, invece, è l’esatto opposto: dare ulteriore “vita” ad un libro, gratuitamente, senza motivi commerciali o partitici…

EMILIO VITTOZZI

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