Lettera alla mamma di Ciro Esposito

di Emilio Vittozzi

Come si inizia una lettera indirizzata ad una Donna che non si conosce? Che si è vista solamente in fotografia o in televisione, ai funerali del figlio…

Passata l’onda emotiva del giorno delle esequie, spenti i riflettori dei mass media, locali e nazionali, è certo che Mamma Antonella è rimasta sola nel suo immenso dolore, condiviso con il marito Giovanni, i figli Pasquale e Michele, la fidanzata di Ciro, Simona Rainone.

Allora, per un attimo, un solo attimo, a nome personale, dell’Inter Club “22 Maggio” Portici e degli Inter Club della Campania, mi sia concesso abbracciarla in silenzio, nel nome di Ciro.

La sua storia, penosa e coinvolgente, carissima Mamma Antonella, fa riflettere e meditare. Così come le sue parole pronunciate ai funerali di Ciro.

Non Scampia in generale, ma Lei in particolare ha dato una lezione di Dignità, Fede, Amore a tutti, nessuno escluso: a Nord e a Sud, ad Est e ad Ovest, a ricchi e poveri, a belli e brutti, a tifosi e a coloro che non sono appassionati di Calcio.

Una Mamma che ha fatto ricordare una Moglie, Marisa Grasso, Vedova dell’Ispettore Raciti.

La morte di Ciro è qualcosa di drammatico, ingiustificabile ed incredibile, che ha fatto ricordare tanti altri funesti episodi di violenza, come quello del 29 Maggio 1985 allo Stadio Heysel per la finale di Coppa dei Campioni fra Juventus e Liverpool.

Nel lontano 1977 l’Inter Club Napoli “dal Vesuvio con Amore” iniziò una campagna contro la “violenza negli stadi”, portata avanti con i pochissimi mezzi a sua disposizione: Mostra Cartellonistica, Conferenze-Dibattito, Interventi Radio-Televisivi. Ebbene da allora ad oggi i morti per episodi legati al tifo non si contano più! Da Vincenzo Paparelli a Ciro Esposito, il tempo è passato, i morti dimenticati…

Lei, carissima Antonella, non prova odio ma solo tanto dolore. Dolore inimagginabile soprattutto perché questa tragedia si poteva evitare! Questa come tutte le altre, nessuna esclusa.

Non stiamo qui a dire che chi ha sbagliato deve pagare. In tutti i sensi, in tutti i campi. E senza sconti.

Stiamo qui ad abbracciare una Donna, una Mamma, la cui Fede è fuori discussione, il cui dolore è immenso.

Io non so se ci conosceremo di persona; credo che gli Inter Club della Campania, quando organizzeranno Manifestazioni per ricordare tifosi Interisti che non ci sono più, unitamente a quelli scomparsi per atti di violenza, ricorderanno Ciro Esposito.

Con piccoli grandi gesti di Solidarietà, con una semplice preghiera.

Un abbraccio Nerazzurro da Emilio Vittozzi

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