Lo sparatrappo, la recensione di Emilio Vittozzi

di EMILIO VITTOZZI

Bello! Bello!! Bello!!!
A me è piaciuto. E pure assai…
Il libro di Tonino Scala “Lo sparatrappo” è un divertente giallo d’amore.
Mario, lo spicciafaccende, ex poliziotto oramai disoccupato, riceve una richiesta di lavoro da parte di un uomo, Gerardo, che si sente tradito: scoprire chi è l’amante della moglie, Genoveffa.
Gli indizi per giungere alla conclusione? Fogli con su attaccato dello sparatrappo su cui sono riportate frasi d’amore, quelle che l’amante di Genoveffa lascia disseminate sui muri, sui mobili della casa di Gerardo, nel palazzo…
Frasi comuni incise con una scrittura da manuale su sparatrappo medico.
Chi sarà l’autore? Un medico? Un infermiere?
Mario non vuole domandar nulla a Genoveffa perchè “…mica le posso dare questa soddisfazione!”.
Nella Città delle Acque, Castellammare di Stabia, il buon Mario inizia ad investigare.
Con “Malatia” di Peppino di Capri, “Mille giorni di me e te” dei Pooh, “Meza canzone” di Nino d’Angelo, “Stasera che sera” dei Matia Bazar, “Mi sono innamorato di mia moglie” di Gianni Nazzaro colonna sonora delle difficilissime indagini.
Mario elabora tutte le possibili soluzioni con un impegno profuso con professionalità e serietà.
Arriverà alla risoluzione che lo lascerà sbigottito, attonito e, finanche, un pò felice…
Il lettore fagocita le 128 pagine con vero piacere, interesse, curiosità; il più coinvolto potrà, prima della fine, fare le sue valutazioni.
Si, è un giallo d’amore, scritto con intelligenza, passionalità, umorismo dallo scrittore stabiese che scrive per… non andare in analisi.

TONINO SCALA
“Lo sparatrappo”
Edizioni MEA
€ 10,00

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