Mi ha fatto male ascoltare ieri Enrico Letta…

Mi ha fatto male ascoltare ieri Enrico Letta alla camera nel discorso di insediamento. Un errore, un grande errore fare un governo con chi in venti anni ha portato il nostro paese in una crisi unica nella sua storia. Un suicidio non solo per il centrosinistra, ma il paese. L’opposto di quanto dichiarato agli elettori in campagna elettorale trasformando la democrazia del voto in carta straccia. Come se non bastasse Berlusconi si candida alla guida della convenzione per le riforme. Peggio di così! va detto che qualche cosa o hanno già modificato: il buon senso. Ora più che mai bisogna provare a costruire una opposizione seria, sui contenuti. Nel suo intervento Letta ha proposto di continuare nel solco del rigore e dell’austerity, ha  considerato il pareggio di bilancio pubblico necessario per tenere sotto controllo i tassi d’interesse. Ha proposto dei provvedimenti fiscali che produrranno un calo delle entrate tributarie che sarà difficile coprire con uguali tagli di spesa se non continuando a distruggere quel poco che resta del Walfare. Ha proposto così come voleva Berlusconi la cancellazione dell’Imu che va riformata questo è vero, non tutte le prime case sono uguali! Mi sarei aspettato però non un intervento propagandistico sulla casa. Quello che serve per far ripartire il lavoro è il taglio sul costo di quest’ultimo. Perché taglio Imu e non Irap? Con la propaganda si affossa solo il paese. Così non va. Ci aspettano tempi duri bisogna prepararsi ad una opposizione di contenuti, questo paese ha bisogno di provvedimenti incentrati su sviluppo e lavoro, diritti e sud, ultimi e cultura. Questa è la sfida che dobbiamo lanciare alle forze di governo, un altro paese non solo è possibile, ma necessario.

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