Niente più niente al mondo

“Devo mettere a posto la spesa. Tra poco arriveranno e non voglio che trovino la casa in disordine. Ne troveranno solo nella sua camera ma lì niente più niente al mondo potrà mettere ordine. Niente più niente al mondo servirà a mettere a posto le cose.” Devo mettere a posto la spesa in una vita, in un mondo in disordine, devo mettere a posto la spesa è la priorità della protagonista del libro di Massimo Carlotto “Niente più niente al mondo” edito da e/o nelle edizioni tascabili. 88 pagine  da leggere tutto d’un fiato. Un monologo crudo sullo sfondo di una tragedia familiare. La convivenza dentro e fuori casa, con la figlia con il marito con le signore dove fa la domestica con gli extracomunitari con la sua Torino. Una Torino di periferia dove droga e colore fanno da padrone. Una Torino buia dove lo stato è assente e non è in grado di garantire diritti ai ceti meno abbienti. La lotta, lo scontro di classe tra chi è povero, l’odio innato nei confronti di chi ha la possibilità di comprare il tonno di Favignana e non le scatolette dei discount. Sbancare il lunario in mondo in una vita che non offre nulla, il sogno che si incarna nella scatola magica la Tv. Una figlia che lavora come pony express, una ragazza normale con i suoi amori, i suoi affanni i suoi sogni. Una mamma che sogno un futuro in tv per la figlia. Un padre che preso dal lavoro  e dallo stress non ha giù solo il morale e il viagra non basta. Non bastano i soldi per comprarlo e l’unico piacere resta un dito ed una bottiglia di Vermouth di marca, l’unica cosa sulla quale non può risparmiare la protagonista di “Niente più niente al mondo” il monologo disperato di una donna che ci apre la porta della sua casa e ci risucchia all’interno della desolazione in cui vive, mostrandoci tutti i suoi fallimenti di donna, moglie e madre. Nelle sue parole sfilano le immagini di una vita perduta, una vita come tante. Anche lei è stata ragazza, con sogni ed entusiasmi. Ha sposato un operaio metalmeccanico nella Torino degli anni Settanta, ha avuto una figlia e ha sognato un futuro diverso. Una desolazione che diventa tragedia, che colpisce e sconvolge perché la vita che ci viene raccontata potrebbe essere quella della nostra vicina di casa. Bravo Carlotto un gran bel libro lo consiglio.

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