Non aveva paura di niente. Così lo ricorda il suo allenatore. Non aveva paura
di niente, a 24 anni non puoi avere paura, non devi avere paura. 24 anni e non
aveva paura. 24 anni e 54 presenza in nazinale. Alessio giovane talento della nazionale di pallamano non c’è più. Un biglietto. Un biglietto lasciato in una camera d’albergo. Dovevi partire per le qualificazioni agli europei. Invece un biglietto. Un biglietto. Un foglietto di carta con su scritto “Non riesco più a vivere”. Un biglietto con le scuse alla famiglia. Bologna. Stazie di Bologna, quella della strage degli innocenti. Bologna binario tre. Treni che partono, treni che arrivano. Bologna Alessio si sdraia sulle rotaie. Bologna si fa travolgere da un treno in partenza. Chissà quando tornerà il treno. Alessio di sicuro non tornerà. Bologna treni che partono, Bologna treni che arrivano. Bologna stazione della morte. La morte di un ragazzo, Bologna ed un gesto disperato. Bologna meglio morire in Piazza Grande. Bologna stazione di Bologna. 24 anni non aveva paure di niente. 24 anni aveva paura di vivere. 24 anni punta della nazionale di pallamano. 24 anni e giocava da centrale. 24 anni, un metro e novanta di ragazzo. Novanta si sa fa la paura. La paura che mi assale nel sentire queste cose. Novanta e poi basta. Non c’è novantuno che tenga. Resta un biglietto, un foglietto, un testamento olografo. Sui campi un minuto di silenzio per ricordare un giovane, un giovane campione, un giovane campione di soli 24 anni. Silenzio … non so che dire.
Tonino Scala
Lascia sgomenti, senza parole, e la domanda che ci si pone è sempre la stessa: perchè ci si suicida? forse la depressione, forse il ragazzo dava segnali del suo disagio…non c’è un perchè, una risposta…è volato in cielo, in un posto qualsiasi diverso da questo mondo pazzo…speriamo in un luogo migliore.