di Emilio VittozziNovità alla Pizzeria “Concettina ai tre Santi” in Via Arena alla Sanità a Napoli…
Il dinamico Ciro Oliva, autentico deus-ex-machina del locale, dopo varie apparizioni in televisioni nazionali, ha fatto installare nel noto locale una significativa opera murale degna di una menzione per l’alto valore artistico e per quello, più nascosto ma non meno secondario, culturale: il fuoco ardente segno di passione ma anche di… lavoro per una pizzeria; il Vesuvio, inteso come “fuoco interiore” e simbolo di Napoli; il Maschio Angioino; la sirena incantatrice; l’uomo con pala da pizzaiolo; il serpente; il cavallo; la stella marina…
L’affascinante opera è di Bruno Gentile che l’ha dedicata a tutti quelli che hanno imparato ad amare le loro crepe: una dedica che definire “profonda” è dir poco…
Nel contempo le gustosissime pizze sono servite in piatti in ceramica disegnati dai bambini della “Casa dei Cristallini” raffiguranti ‘a tiana ‘e raù, ‘o limone, il tarallo ‘nzogna e pepe, la vasinicola, le alici.
Tutto questo mentre altre pizze si sono aggiunte alle precedenti: nel settore “specialità”, ora ci sono la 1861, la genovese tricolore e la Borgo Vergini; per le “tipiche”, la pizza ‘o rraù; per le “storiche”, salsiccia e friarielli vellutata; per le “fritture”, la montanarina di Ciro, la montanara allo scarpariello, ‘o virzo.
Il dinamico Ciro Oliva, autentico deus-ex-machina del locale, dopo varie apparizioni in televisioni nazionali, ha fatto installare nel noto locale una significativa opera murale degna di una menzione per l’alto valore artistico e per quello, più nascosto ma non meno secondario, culturale: il fuoco ardente segno di passione ma anche di… lavoro per una pizzeria; il Vesuvio, inteso come “fuoco interiore” e simbolo di Napoli; il Maschio Angioino; la sirena incantatrice; l’uomo con pala da pizzaiolo; il serpente; il cavallo; la stella marina…
L’affascinante opera è di Bruno Gentile che l’ha dedicata a tutti quelli che hanno imparato ad amare le loro crepe: una dedica che definire “profonda” è dir poco…
Nel contempo le gustosissime pizze sono servite in piatti in ceramica disegnati dai bambini della “Casa dei Cristallini” raffiguranti ‘a tiana ‘e raù, ‘o limone, il tarallo ‘nzogna e pepe, la vasinicola, le alici.
Tutto questo mentre altre pizze si sono aggiunte alle precedenti: nel settore “specialità”, ora ci sono la 1861, la genovese tricolore e la Borgo Vergini; per le “tipiche”, la pizza ‘o rraù; per le “storiche”, salsiccia e friarielli vellutata; per le “fritture”, la montanarina di Ciro, la montanara allo scarpariello, ‘o virzo.
Ciro Oliva e i suoi valentissimi collaboratori (tutti i pizzaioli e i camerieri sono dinamici, educati, accoglienti, capaci!) hanno studiato per garantire la massima bontà della pizza: gusto, olfatto, tatto, vista ed anche… udito (si perché all’arrivo della pizza in tavola è tutto un’esclamazione di consensi entusiastici).
“A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame” è un’affermazione del mai-dimenticato Antonio De Curtis, in arte Totò (la cui casa natale è proprio a due passi): ebbene, pienamente d’accordo con il “Principe della risata”, almeno i morsi della fame si possono soddisfare da “Concettina ai tre Santi”…
La quale propone anche un gesto di Solidarietà: contribuire con 2,50€ per offrire una pizza a chi non può pagarsela: la cosiddetta “pizza sospesa”.
Ritengo che sia un motivo in più per andare a fare una visita cultural-gastronomica nel Quartiere Sanità: tappa al “Cimitero delle Fontanelle”, al palazzo dello Spagnuolo, a quello di Sanfelice, alla casa natale di Totò, pizza da “Concettina ai tre Santi”, tappa alla pasticceria “Poppella”…
E’ il consiglio di Emilio Vittozzi
La quale propone anche un gesto di Solidarietà: contribuire con 2,50€ per offrire una pizza a chi non può pagarsela: la cosiddetta “pizza sospesa”.
Ritengo che sia un motivo in più per andare a fare una visita cultural-gastronomica nel Quartiere Sanità: tappa al “Cimitero delle Fontanelle”, al palazzo dello Spagnuolo, a quello di Sanfelice, alla casa natale di Totò, pizza da “Concettina ai tre Santi”, tappa alla pasticceria “Poppella”…
E’ il consiglio di Emilio Vittozzi
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