Due donne, due storie, due racconti, chi ama Stefano Benni non può non leggere questa raccolta. Un libro, due vite intense e diverse. Questo è Pantera il volume che ho appena finito di leggere. Lo stile è sempre quello, inconfondibile, storie che sanno di favole, racconti epici, fantastici pur essendo storie di vita quotidiana. Due episodi, due luoghi e due donne totalmente diverse, non solo per l’età. La prima bella, senza tempo con il nome che è tutto un programma: La Pantera. La seconda Aixi una bambina già donna che tra reti, boe, barche deve affrontare la vita e riportare serenità ad un padre oramai malato. Due femmine, due vite vissute, due sguardi nell’universo femminile fatti senza retorica. La scrittura di Benni come sempre appassiona sia quando è favolistica, sia quando riesce con quel surreale descrittivo a farti vivere la magia di luoghi che sono quelli nei quali nel bene e nel male viviamo. Chi ha letto bar dello sport si ritroverà nel primo racconto, ambientato in una sala da biliardo che ha un nome di tutto riguardo: l’accademia dei tre principi. L’atmosfera è la stessa di quel libro oramai divenuto bestseller, quella di una periferia che si fa mondo e suo malgrado, per strane vicissitudini, diventa il centro del mondo o meglio del mondo che ognuno di noi intende tale. Il gioco come vita, non come perditempo, il gioco per vivere, il gioco come cosa seria. Bella la figura della protagonista così come descritta magicamente da Stefano Benni. Sensuale, enigmatica in un mondo di tutti maschi, dove la donna primeggia ma per la sua bravura. La bellezza, il fascino è il corollario per creare mistero, suspense. Un racconto con sogni, amori, speranze. La seconda parte è totalmente diversa, se non conoscessi Benni direi che è di un altro autore. Diversa impostazione, diversa ambientazione, stessa forza del racconto, stessa forza nel cuore, nelle mani di questa piccola donna, Aixi, donna d’amore, già donna a 10 anni. Difficile descrivere la scrittura di Benni e non solo in questo libro. I temi che tratta sono per grandi, non per bambini, la forma narrativa è quella della fiaba, della favola. Ne viene fuori una fiaba rude e onirica, volgare e romantica che rende unica la scrittura di una pietra miliare della letteratura contemporanea dove tutto diventa possibile, anche l’impossibile. Belli i disegni in bianco e nero di Luca Ralli che rendono ancora più credibile queste favole per adulti che sanno di impossibilepossibile. Non vi resta che leggere questo bel libro che vi appassionerà.
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