Rischiamo di diventare complici

di Tonino Scala

 Mancano dispositivi di sicurezza per medici e infermieri, ben oltre il 10% dei contagiati, in Campania, è operatore sanitario. Si va avanti con mezzi di fortuna, stanotte un operatore del 118, via chat, mi ha comunicato che non essendoci calzari, si è dovuto arrangiare con buste per coprire le gambe, per entrare in casa di un contagiato, le ha comprate dal ferramenta, così come la mascherina. Chi deve affrontare e risolvere questa vicenda? Chi è l’assessore alla sanità in Campania? Vogliamo far diventare gli ospedali il luogo del contagio? No alle feste di compleanno, alle passeggiate sul lungomare, alle feste di laurea, ma gli ospedali? Siam sicuri che son sicuri? E chi ha il compito di vigilare, di affrontare e risolvere cosa sta facendo? Di sicuro si starà smazzando, ma posso sapere qualcosa?

Ecco, vorrei che qualcuno, lavorasse in questa direzione. Che mi rendesse edotto su quello che sta accadendo, in modo meticoloso e serio quello che si sta facendo nella nostra Regione oltre a chiedere l’esercito nei vicoli che per la loro struttura, per la forte conurbazione, già se scendono dieci persone sono affollati. Chiedo troppo vero? Per non parlare dei medici di base ultimo baluardo di sanità pubblica in sofferenza, su loro sta gravando tutto il peso di un’ordinaria sanità che dovrebbe continuare ad andare avanti. Si stanno ammalando anche loro. Questo lo sappiamo cosa significa? No? Male, molto male!

Vorrei che il nostro sentimento non fosse solo quello della caccia all’untore, i cretini ci sono vanno e denunciati. Questo lo dicono i dati, ci sono più denunciati che malati. Le forze dell’ordine stanno facendo un grande lavoro e vanno ringraziati. Ora c’è anche l’esercito in strada, ma chi ha il diritto dovere di affrontare e risolvere queste criticità, lavorasse per risolverle. L’opinione pubblica sta diventando responsabile, bisogna stare con il fiato sul collo mostrando vicinanza a chi governa questa fase difficile, nel frattempo bisogna chiedere con forza, con pugno duro di affrontare questi temi, quelli di sua competenza. Dovremmo capire, per questo siamo responsabili, quali sono le emergenze e chiedere con forza di focalizzare l’attenzione su questi temi. I sindacati in queste ore stanno lanciando continui gridi d’allarme su queste vicende, noi continuiamo ad inseguire il vecchietto che scende per la spesa, centrando un piccolo obiettivo lasciando perdere invece quello che è il problema vero. Così rischiamo di diventare complici. Chi? Noi, i cittadini!

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