di EMILIO VITTOZZI
Ogni uomo è membro della Società: appartiene all’intera umanità…
Niente comincia con noi e niente finisce con noi. Siamo inseriti nella Storia: quello che siamo e quello che abbiamo è un dono delle generazioni passate, del loro lavoro e dei loro sacrifici!
Ed è per questo che dobbiamo riconoscenza e gratitudine per chi non è più fra noi.
Ed abbiamo anche una grande responsabilità verso di loro: accrescere, trasformare e tramandare tutto quello che ci hanno lasciato.
Ecco perchè, tempo fa, io e il Compagno MICHELE VANACORE ci siamo recati al Camposanto del Comune di Portici e rendere “omaggio” a quattro Compagni che ci hanno lasciato: ENZO ARCIELLO, ELIO IUCOLANO, ANTONIO DI PIETRO, FRANCESCO PESCHECHERA.
Avremmo voluto farlo anche con ANTONIO CARCARINO e PAOLO ALLEGRO ma non riposano lì…
Un piccolo mazzo di garofani rossi, con un nastrino rosso, per ricordare chi non è più fra Noi…
Chi ha creduto, come Noi, nella costruzione di un mondo migliore, dove parole come Pace, Fratellanza, Condivisione, non-violenza siano realmente dei Valori…
Chi, come Noi, ha affisso manifesti, distribuito volantini, impegnandosi, nel proprio piccolo, secondo le proprie capacità, alla costruzione di una società più giusta, lottando contro la camorra e una certa politica fatta di malaffari, mazzette, tangenti sulle spalle della “povera gente”…
Voglio ricordarli con una poesia di Pier Paolo Pasolini scritta nel lontano 1961, ma attualissima anche oggi, in pieno 2020:
Per chi conosce solo il tuo colore, bandiera rossa,
tu devi realmente esistere, perché lui esista:
chi era coperto di croste è coperto di piaghe,
il bracciante diventa mendicante,
il napoletano calabrese, il calabrese africano,
l’analfabeta una bufala o un cane.
Chi conosceva appena il tuo colore, bandiera rossa,
sta per non conoscerti più, neanche coi sensi:
tu che già vanti tante glorie borghesi e operaie,
ridiventa straccio, e il più povero ti sventoli.
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