The Cosentinos e Il Casalese presentati ieri in villa comunale a Portici alla festa regionale di Sel. Ad introdurre i lavori Anna Copertino giornalista ed editrici della Web tv Road Tv Italia. Sono intervenuti Tonino Scala, Massimiliano Amato e Italo Palumbo. Cinque facce in copertina nera, volti del centrodestra campano. Il titolo fa il verso a “I Sopranos”, serie tv americana sui mafiosi. Solo che questa nonè fiction, ma cronaca. “The Cosentinos”, libro bianco di Sel, debutta proprio durante il congresso Pdl. Duro, anche irridente. Centrotré pagine. E in quel titolo che strizza l’ occhio allo spot televisivo, fa capolino anche l’ immancabile busta nera dell’ immondizia. Il “libro bianco” di Sel è, in realtà, una cupa rassegna di circostanze, vicende, storie – non solo processuali – legate al degrado e alla carenza di crescita del territorio provinciale e campano. I cinque volti che campeggiano sulla copertina di “The Cosentinos”- Nicola Cosentino, appunto, e poi Luigi Cesaro, Marco Milanese, Mario Landolfi e Alberico Gambino – guidano sì verso i profili degli inquisiti tuttora potenti, ma tratteggiano in sintesi il quadro della politica malata ma non arrestata, della Campania che agonizza nella crisi ma non trova lo scatto per cambiare pagina. Un racconto che mette insieme note inchieste giornalistiche, aggiunge note politiche, tratteggia la leadership che ha inciso, spesso irrimediabilmente, su alcuni territori che ricadono sotto il governo di centrodestra degli ultimi anni. Il “Casalese”, il libro scritto da nove giornalisti per le Edizioni Cento Autori, è salvo: non sarà ritirato né mandato al macero. Buone notizie, almeno per ora. Il giudice del tribunale civile di Napoli, Angela Carbone ha respinto la richiesta dei legali di Giovanni Cosentino, fratello del deputato del Pdl Nicola Cosentino, di procedere ex articolo 700 per il sequestro del libro, rinviando la decisione al giudizio di merito. Due libri un unico intento portare un po’ di buona politica nel nostro paese. Ne abbiamo bisogno.
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