Il gelato, alla pari della pizza e della sfogliatella, a Napoli è assai diffuso. Ad ogni angolo di strada, in ogni piazza c’è una gelateria, più o meno famosa, più o meno frequentata da clienti, abitudinari o saltuari.
Se “pizza” vuol dire “Salvo”, “Brandi”, “Sorbillo”…, se “sfogliatella” vuol dire “Attanasio”, “Pintauro”, “Scaturchio”…, gelato vuol dire “Remy”…
In Via Ferdinando Galiani n°9 c’è la famosissima gelateria che porta il nome di un celebre cartone animato tanto amato dai bambini: gli stessi che dinnanzi al banco con 26 tipi di gelato rimangono… a bocca aperta!
Fondentissimo Remy, pistacchio di Bronte, nocciolone, thè verde con bergamotto, babà sono i nuovi eccellenti gusti, senza nulla togliere a tutti gli altri.
La qualità si sente… al palato: prodotti di primissimo genere sono adoperati dai maestri gelatai di “Remy”, con una tradizione consolidatissima.
Nella vecchia storica sede,di fronte, al numero civico 29, c’è il “Tram 22 Torretta” con gelati da asporto, spumoni, coviglie, kefir e cremolate, oltre a “cibo da strada”.
Da circa 2 anni Vittoria accoglie, con un sorriso smagliante, i clienti di “Remy”: li consiglia, li coccola, li tratta “da familiari”, non come clienti. Ha un consiglio per tutti, grandi e piccini, con una pazienza che nasce dalla certezza del prodotto che vende.
E poi, come lei stessa ricorda, non c’è più niente di bello che vedere un bambino che gusta un gelato, caso mai sporcandosi l’immacolata camiciola…
A tutti coloro che mi leggono, invito a fare una capatina da “Remy” per un “momento dolce”, tanto importante nel tran tran quotidiano pieno di amarezze ed affanni…
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