“No alla riconversione su sostegno”
Spett.le Nichi Vendola,
noi docenti precari specializzati di sostegno gradiremmo catturare per un attimo la sua attenzione su una questione che ci riguarda molto da vicino e che ci sta molto a cuore.
Il MIUR ha emanato l’ennesimo “decreto-vergogna”attraverso il quale oltre diecimila insegnanti in esubero saranno riconvertiti su sostegno.
Ormai è tristemente noto che la manovra Gelmini/Tremonti ha operato in pochissimi anni un megataglio di 87mila posti. Le tristi conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: migliaia di dicenti in esubero, soprattutto nella Scuola Primaria a causa della scomparsa dei moduli e dell’introduzione del “maestro unico” che adesso si trovano senza una cattedra sulla quale insegnare; scomparsa del tempo pieno; migliaia di docenti specializzati e, spesso plurilaureati che, sempre con maggiori difficoltà, riescono a stipulare un contratto a tempo determinato … ormai pura utopia è sperare in un contratto a tempo indeterminato!
Dopo che ci si è resi conto del triste problema dei docenti in esubero, il MIUR cerca di trovare una soluzione. E cosa fa? Pensa bene di dar loro la possibilità di conseguire il titolo di docente specializzato per le attività di sostegno con un corso di BREVE DURATA ed ADDIRITTURA GRATUITO organizzato dalle Università. Quelle stesse Università che prima ci hanno concesso di conseguire questo stesso titolo o con un corso almeno biennale o solo con l’integrazione del proprio piano di studi di Scienze della Formazione Primaria al IV anno accademico con esami aggiuntivi e tirocinio, con tanto di frequenza obbligatoria connotandolo come un vero e proprio titolo post-lauream. Corso di laurea cui , tra l’altro, si poteva accedere solo dopo aver superato i test d’ingresso, a pagamento, e che poi prevedeva, ovviamente, tasse universitarie.
Ci preme sottolineare che molti docenti precari di sostegno non sono solo laureati, ma sono addirittura plurilaureati, i quali, pur di specializzarsi su sostegno, hanno deciso con tenacia e tanta ambizione, di iscriversi una seconda volta all’Università, ad un corso di studi quale è quello di Scienze della Formazione Primaria a frequenza obbligatoria nonostante non si avesse più quella spensieratezza che tanto li caratterizzava a diciotto anni, quando cioè ci si era iscritti per la prima volta all’Università.
Cosa accadrà con questo decreto? Noi precari lo sintetizziamo in pochi punti:
- A migliaia di docenti precari specializzati di sostegno verrà negato il diritto di insegnare perché i docenti di ruolo prenderanno il loro posto.
- Nella scuola primaria accadrà esattamente quello che è successo con la Lingua Inglese: tanti docenti specializzati in lingua inglese o addirittura Laureati in Lingue e letterature straniere a tutt’oggi non insegnano Inglese perché illo tempore fu data la possibilità a migliaia di docenti di ruolo di conseguire l’idoneità all’insegnamento della lingua inglese con un corsi brevissimi e vergognosi. Oggi i bambini si trovano, molto spesso, ad avere come maestri di inglese docenti con nessuna competenza a riguardo e, in molti casi, con una pronuncia a dir poco vergognosa. E poi la Sig.ra Fornero si permette di mortificare i nostri ragazzi accusandoli di non conoscere le lingue!!! A questo punto ci chiediamo: visto che ormai è noto che le basi si acquisiscono nella scuola primaria, perché lasciare fuori i docenti specializzati e/o laureati solo ed esclusivamente per risparmiare?
- Altra ovvia conseguenza è che gli stessi docenti di ruolo di sostegno, in particolare i neo- immessi in ruolo, diverranno essi stessi soprannumerari perché scavalcati dai docenti di ruolo più anziani, ormai quasi tutti ultra-cinquantenni.
- Il fatto più grave è che questo decreto non tutela gli studenti diversamente abili che si troveranno ad avere come insegnati docenti costretti a diventare insegnanti di sostegno, quegli stessi docenti che oggi invitano i loro colleghi a portare un po’ fuori l’alunno perché disturba la lezione!
I genitori di questi bambini o ragazzi hanno il diritto di sapere che i loro figli avranno come insegnanti docenti diventati “di sostegno” in fretta e furia e per questo senza un’adeguata competenza. Infatti nel decreto si legge chiaramente che il corso è articolato in tre livelli, e che già dopo il livello intermedio potranno insegnare sostegno, quindi potranno insegnare anche quando non saranno ancora in possesso di titolo!!!
Gent.mo Nichi Vendola,
ci rivolgiamo a Lei che tanto ama il Sud affinché renda pubblica attraverso i media questa situazione vergognosa perché ancora una volta a farne le spese è la scuola pubblica, in particolare quella del Sud, dato che gli esuberi sono una triste realtà del Meridione! (E solo per risparmiare!) Siamo stanchi di essere mortificati, usati come insegnanti “usa e getta”, che ogni anno si affezionano ai propri alunni dal 1 settembre al 30 giugno, in barba alla tanto decantata continuità.
Solo noi che insegniamo sostegno sappiamo con quali e quante difficoltà il nostro alunno ci segue per un anno intero allo scopo di recuperare, almeno in parte, le sue potenzialità e solo noi sappiamo con quali difficoltà dovrà accettare il nuovo insegnante di sostegno l’anno seguente.
Noi lavoriamo con coscienza, noi siamo docenti di sostegno per scelta. Noi non lavoriamo con questi ragazzi perché ci hanno minacciati con un “O questo o il licenziamento!”.
La scuola deve essere di qualità e necessita per questo di insegnanti di qualità. La rinascita economica del nostro Paese dipende anche da questo!
Diciamo basta a questi decreti-bomba che vengono continuamente scagliati sulle nostre teste e nostre scuole.!
Ci aiuti a far sentire la nostra voce!!!!
Infinatemente grazie,
i docenti precari di sostegno e i loro alunni.
speriamo
Speriamo bene come ho scritto nel post che segue “Restano le speranze di un popolo, povero ma bello, che vuole uscire dal guado”.