Una veste bianca penzola sulla porta. Una veste bianca per un giorno importante. A ricordarmelo è uno scugnizzo in accappatoio blu, bagnato come un pulcino, alle ore 7,00 del mattino.
“Papà… oggi è un giorno importante!”
A dir la verità la tensione per questo momento la sento, la sentiamo in famiglia da un bel po’ di settimane. Da quando sono iniziati gli incontri quotidiani in parrocchia. Il culmine è stato venerdì con quel momento intimo, personale, ma collettivo della confessione per i ragazzi e per i genitori.
Che caldo! Che bel momento!
Sta crescendo il mio piccolo, lo vedo dai suoi occhi, dal suo sguardo, dai suoi discorsi. Ieri mi ha detto che non devo fargli fare brutta figura. Che devo vestirmi bene, non da vecchio come faccio ogni giorno. Mi ha suggerito i calzini corti e bianchi. Mi son messo a ridere. Ha fatto il pazzo. Mi piace quando s’incavola. Mi piace andargli incontro e abbracciarlo. Gli abbracci fanno bene al cuore. Fanno bene ai papà. “Mamma, possibile che papà deve mettere quei calzini lunghi neri da vecchio…” “Ma si mettono quelli sotto un vestito scuro a mamma!” Mia moglie che prende le mie difese … oggi è un giorno speciale: Dio c’è… e ne ho le prove!
Sta crescendo come dicevo, lo vedo dalle ramanzine che mi fa quando torno tardi, quando faccio delle cose avventate, quando lo chiamo Pippo: “Mi chiamo Giuseppe, hai capito!” La vita è una cosa meravigliosa nonostante tutto. Oggi è un giorno meraviglioso per Giuseppe che incontra Cristo. Il primo incontro serio e come tutte le prime volte non lo dimenticherà mai. Mi auguro che questa sua comunione con Cristo possa essere il primo momento per stare in comunione con se stesso.
Quando si è in comunione con se stessi si può affrontare la vita nel modo giusto! Tutto diventa più semplice, non ti batte nessuno!
È pieno Pippo. Pieno di gioia. È teso. Canta, quei canti belli che ha imparato in questi tre anni di catechismo. Quei canti che aiutano a scavarti dentro. Quei canti che da ragazzo strimpellavo in chiesa con una chitarra scordata. Quei canti che talvolta facevo diventare pezzi rock. Era questo il mio ribellarmi, la mia rivoluzione. Canti che oggi riempiono la mia casa, la mia vita, quello di uno scugnizzo e insieme al fratello mi hanno stravolto la vita.
Cresci a papà, auguri per questo giorno importante e non ti incavolare se non metterò i calzini bianchi.
ps: Pippo dopo aver letto questo scritto con faccia seria mi dice: “Papà non mettere questa cosa su internet che ti picchio!”
Che bello quando racconti le cose! Tutte. I tuoi figli saranno sempre fieri,orgogliosi di leggere tutto quello che il loro papà mette su carta,anche se oggi ti rimproverano qualcosa! Non sono credente,ma le tue parole mi hanno emozionato,commosso,perché vi leggo tra le righe una grande gioia, ci leggo di un padre come pochi, che riesce a dare cosi tanto ai sui figli, il padre che tanti vorrebbero, quello giusto pur con tante cose da fare,con tanti pensieri…sarà felice Pippo,sarà felice Giovanni quando da adulti, a loro volta padri rileggeranno le tue parole. Auguri,di cuore,a tutti voi meravigliosi
Come sempre sei molto cara amica mia un abbraccione