di Giovanni Scala (mio figlio)
John Travolta, noto attore americano, si è cimentato nella scrittura di questa favola: “Volo quadrimotore notturno, classe economica, di sola andata”. Secondo me non è stato facile per lui scrivere questo libro nonostante sia molto piccolo e si legge tranquillamente in un pomeriggio. Infatti, per scriverla si è dovuto mettere nei panni di un bambino, felice di realizzare un suo semplice sogno: viaggiare in aereo. Ciò può sembrare una cosa a dir poco banale, ma non lo era per quella famiglia, non proprio benestante. Infatti, trovare quel volo sulla rotta Pittsburgh-Los Angeles non era stata cosa facile. Il protagonista era stato notte e giorno per trovare un volo molto economico finché, dopo un po’ di tempo e dopo essersi conservati i soldi per tutta la sua vita, riuscì a trovare e pagarlo. Ovviamente per costare così poco non era un aereo di ottima classe e perlopiù era un volo notturno, ma ciò non rattristì il ragazzino di otto anni, che passò una notte tra le più importanti e belle della sua vita. Una favola che mi ha fatto riflettere molto sulla fantasia e l’immaginazione di un bambino come tanti altri, che si è divertito semplicemente trascorrendo una notte diversa dalle altre, su un normalissimo, ma stranissimo, aereo.
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